Stop al bonus bagno e infissi con detrazione del 75%, le novità del 2024

Il bonus pensato per il rifacimento di bagno e infissi con la detrazione del 75%: tutte le info per sfruttarlo.

Un anno di grandi cambiamenti per tutto ciò che riguarda i benefici fiscali e anche le agevolazioni, dopo la fine del Superbonus al 110% e tutto ciò che questo ha comportato per tutti coloro che speravano in una proroga, ci sono altre variazioni di cui prendere atto.

Stop al bonus bagno
Addio al bonus bagno e infissi (24log.it)

Questo però non vuol dire che sarà impossibile fare i lavori di ristrutturazione degli immobili con il supporto dello Stato ma, piuttosto, che la situazione cambia e che bisogna fronteggiarla in modo opportuno in base alle nuove possibilità.

Stop al bonus bagno e infissi: cosa cambia

Dal 2024 c’è un grande cambiamento perché la detrazione del 75% prevista per l’eliminazione delle barriere architettoniche che prevedeva anche la possibilità di sostituire gli infissi non sarà più valida. Ci sono nuovi requisiti ma anche nuovi paletti, resta valida la questione del bonifico parlante che deve essere sempre effettuato con conservazione della ricevuta in caso di eventuali controlli successivi. Obbligatoria anche l’asseverazione di un tecnico abilitato per avere l’ottenimento del rispetto del decreto 236 del 1989.

stop detrazione del 75% 2024
Come cambia la detrazione per il 2024 (24log.it)

Quindi, tranne che per pochissimi casi, di fatto la fruizione del bonus mediante cessione del credito e sconto diretto in fattura sparisce, resta la possibilità comunque per tutti di ottenere il beneficio con l’applicazione diretta nel 730. Questa modalità oggi viene applicata a tutti i bonus, quindi è univoca e senza modifiche. Il credito spettante viene corrisposto sotto forma di rate mediante IRPEF quindi si può andare a credito o a debito in base alla propria condizione economica, quindi in base a ciò che si va a dichiarare.

La cessione con sconto diretta resta valida solo per i lavori sulle parti comuni degli edifici, per le persone con un reddito entro i 15 mila euro con un soggetto disabile e per la prima casa. Per le spese fino al 31 dicembre 2023 è ancora possibile applicare lo sconto laddove la richiesta era già stata presentata o se i lavori erano iniziati. I massimali di spesa previsti sono di 50 mila euro per gli edifici unifamiliari, 40 mila euro per le unità di due o più unita, 30 mila euro per edifici con oltre otto unità.

In sostanza vengono eliminati tutti gli interventi che riguardano la mobilità verticale, un esempio chiaro sono il rifacimento dei bagni oppure degli infissi, restano fuori anche gli interventi di automazione per edifici e unità immobiliari.

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