Occhio alla truffa del proprietario indaffarato, pericolo in agguato per chi cerca una casa da affittare. Ecco come riconoscere i truffatori.
Quello delle truffe è un libro che purtroppo non cessa di arricchirsi di nuovi capitoli. L’indice delle astuzie e dei raggiri sembra conoscere un solo limite: quello dell’umana fantasia. Un esempio da manuale è la mitica scena in cui Totò cerca di vendere la fontana di Trevi allo sprovvedutissimo turista americano Decio Cavallo (prontamente ribattezzato Caciocavallo).
Insomma, il genio italico sembra dare il peggio di sé quando si tratta di architettare ogni genere di truffe. E alcune di quelle più pericolose e “gettonate”, lo sappiamo bene, riguardano il mercato degli immobili da vendere o da affittare.
Proprio i potenziali inquilini alla ricerca di case in affitto sono i bersagli privilegiati della cosiddetta truffa del “proprietario indaffarato”. Ne avete mai sentito parlare? Ecco come riconoscerla per non farsi turlupinare dal truffatore di turno.
Truffa del proprietario indaffarato, come riconoscere l’inganno sugli affitti
La truffa del proprietario indaffarato non è l’unico raggiro sugli affitti. Fa il paio infatti con quella diffusasi di recente del “finto database”. Ma concentriamoci adesso sulla prima per evitare di essere la prossima vittima di questo inganno.
A spiegare su TikTok il funzionamento di questa truffa – la più frequente nel campo degli affitti – è l’avvocato Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori. Essenzialmente lo schema della truffa è sempre questo: tutto parte da un annuncio super conveniente, anche troppo bello per essere vero (e infatti vero non è). Al momento di contattare per telefono l’inserzionista e prendere accordi per l’affitto ci si vedrà rispondere da un proprietario (apparentemente) trafelatissimo tanto è assillato dalle telefonate per quell’appartamento. Stufo per le mille richieste, il “proprietario indaffarato” vi comunicherà di aver deciso di affittare il richiestissimo appartamento al primo che gli verserà un anticipo.
A questo punto il malcapitato inquilino, ansioso di bloccare l’appartamento si lascia convincere a fare un bonifico con l’anticipo. Tutto a posto? Per nulla, perché di lì a poco il presunto proprietario tornerà alla carica, con un tono più calmo, scusandosi per il trattamento frettoloso che vi ha riservato la volta precedente. Con lo stesso aplomb vi comunicherà anche che il suo commercialista lo ha informato che per concludere un regolare contratto servono almeno altre due o tre mensilità.
Insomma, il truffatore non solo rilancia e raddoppia, ma pure triplica la truffa! Inutile dire che il tanto gettonato appartamento rimarrà un miraggio, visto che è inesistente. Solo la truffa è molto reale (e efficace). Diffidare dunque dei proprietari che si presentano a voi come assediati da potenziali inquilini, soprattutto se vengono a chiedervi soldi in anticipo.